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Athos Happacher

Che cos’è l’arte? Un lavoro, oppure un hobby?

Nel mondo dell’arte, la creatività, la genialità e a volte la follia, hanno dato vita a opere uniche nel loro genere. Il concepimento delle stesse, nate tra le pieghe di cervelli brillanti e intuitivi, prende forma come lavoro e non come hobby in attesa che qualcuno sia in grado di apprezzarne nella sua interezza tutta la bellezza.

Vissi d’arte o vissi d’amore?

Vissi di entrambi per entrambi dando così un senso alla mia vita.

Si dice che sia un tipo strano: hai mai incontrato o conosciuto un’artista?

Non strano, bensì visionario e suo malgrado, inserito in un mondo tanto conformista e privo di immaginazione, chiuso dietro una tranquillità vacua e apparente per giustificare l’incapacità di vivere senza sognare.

Si dice anche che sia un narcisista estremo. O un caratteriale disturbato?

Magari solo un genio un po’ folle con un Ego smisurato.

Perché acquistare un quadro, un’opera d’arte?

Non solo per il piacere di quell’opera, bensì per l’identificazione con il suo esecutore.

In che misura è “ricco” un artista (contemporaneo)?

Solo se è in grado di modificare la propria opera in una continua ricerca, pur mantenendone l’emozione primordiale nella diversità: “L’isola dei Morti” di Bocklin in cinque versioni uguali, se pur diverse, ne è un esempio.

Parlando di libertà, sei tentato a immaginare l’artista come un soggetto anarchico o vincolato dal sistema?

Solo gli artisti che hanno la possibilità di lavorare per il proprio piacere a prescindere dalle leggi di mercato, sono veramente liberi.

Quali sono le esigenze di un’artista? Materiali o solo estetiche?

Entrambe, se non è un dissociato.

Artisti o artiste, a chi daresti lo scettro?

A chi è in grado di provocare le stesse forti emozioni iniziali proiettandole per un tempo infinito.

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