Un “ARCO di Trionfo” o, meglio il Trionfo di ARCO! Come l’Araba Fenice la Fiera d’Arte madrilena è risorta dalle sue ceneri. “Quando nacque, negli anni Ottanta – dice Juana de Aizpuru, che l’ha ideata e fondata – arrivavano soprattutto finanzieri e banchieri, che ricavavano ottimi guadagni fino a quando vollero dare un’aura alla loro immagine convertendosi tutti in collezionisti. Quando è arrivata la crisi, molte imprese, che avevano iniziato a collezionare cominciarono a vendere: l’offerta era enorme, ma mancavano i compratori e l’arte subì una svalutazione notevole. Nel momento in cui l’economia si è stabilizzata abbiamo dovuto ricominciare da zero.” Con queste parole Lucia Spadano – direttrice della rivista – introduceva la scorsa edizione di ARCO arrivata a spegnere 35 candeline, sottolinenando il carattere di auto rigenerazione del format fieristico spagnolo in quel preciso momento. Giunta alla 31esima edizione ARCO si conferma quale kermesse di respiro internazionale e l’evento di maggiore attrazione artistica spagnolo. Per bilanci e giudizi è ancora presto. Nel frattempo una piccolissima photogallery di quello che accade in queste ore nei padiglioni della Feria de Madrid.