Mancano pochissimi giorni all’apertura dell’art week bolognese 2019. Tanti gli eventi, gli opening e le rassegne da visitare e tra cui giostrarsi. Sicuramente molti andranno a fare un giro tra gli stand della storica ARTE FIERA ma moltissimi altri saranno incuriositi dalle molteplici novità offerte quest’anno da SetUp Contemporary Art Fair, fiera indipendente dedicata all’arte contemporanea emergente, arrivata alla sua VII Edizione che schiuderà i battenti dal 31 gennaio al 3 febbraio nel suggestivo Palazzo Pallavicini. Negli spazi affrescati della prestigiosa sede ben 25 gallerie internazionali, tra cui 22 italiane e 3 straniere, esporranno le opere dei loro giovani talenti per assicurarsi uno dei premi messi in palio: il Premio SetUp 2019, il Premio Tiziano Campolmi e il Premio A.T. Cross Company per l’Arte. Nel corso degli anni SetUp Contemporary Art Fair ha raggiunto, per via del suo giovane target e spirito innovativo, un alto apprezzamento da parte del pubblico, degli espositori e degli addetti ai lavori.
Per approfondire ho intervistato la fondatrice di SetUp Contemporary Art Fair Simona Gavioli.
Maila Buglioni: Quest’anno SetUp Contemporary Art Fair compie ben 7 anni tornando ad animare le giornate dell’art week bolognolese. Tu, in quanto fondatrice, l’hai concepita caratterizzandola di uno spirito frizzante ed innovativo e l’hai fatta crescere nel corso di questi anni. Cosa è cambiato rispetto all’esordio del 2013?
Simona Gavioli: SetUp compie sette anni e in sette anni si cresce e cambiano tante cose. Ma non è cambiato lo spirito. Abbiamo mantenuto lo sguardo sempre curioso ed aperto sul mondo alla costante ricerca di novità, e i piedi ben piantati a Bologna. Rispetto all’esordio è cambiato soprattutto il fatto che ci siamo consolidati: sette anni fa siamo nati dal nulla, in maniera un po’ incosciente. Oggi possiamo dire di essere un punto di riferimento apprezzato dai galleristi, dai collezionisti e anche dal pubblico: in questi anni abbiamo avvicinato molte persone all’arte contemporanea e vogliamo continuare a farlo
M.B. Anche per questo secondo anno avete scelto come sede il prestigioso Palazzo Pallavicini, sito nel pieno centro di Bologna, in cui siete approdati lo scorso anno lasciando la periferica Autostazione. Quali sono stati i motivi che hanno portato a tale trasferimento?
S.G. L’Autostazione è stata per cinque, meravigliosi, anni un fondamentale incubatore in cui sperimentare e tentare di restituire alla città uno spazio che è un crocevia di storie personali e allo stesso tempo universali. L’anno scorso abbiamo deciso di trasferirci a Palazzo Pallavicini, per crescere ancora e trovare nuovi stimoli. E’ uno spazio bellissimo ed è una grande sfida misurarcisi, ma l’apprezzamento ricevuto l’anno scorso ci fa pensare che si tratti della scelta giusta.
M.B. Per la VII edizione SetUp Contemporary Art Fair si rinnova anche nel contenuto proponendo alcune novità. Quali sono le novità ideate per il 2019?
S.G. Ci sarà un ricco programma di eventi collaterali e anteprime. Nella sezione OFF Projects, all’interno della fiera, verrà presentato il progetto del fotografo Luca Maria Castelli | Esegesi della libertà a cura di Maria Letizia Tega. Tra i progetti, all’interno della fiera ci sarà un’opera site-specific dell’artista ravennate Caterina Morigi. Barbara Baroncini che presenterà un lavoro e una video installazione. Immancabile, sabato 2 febbraio, verrà presentata in anteprima nazionale (solo su prenotazione/invito) la performance “I(m)SOLA” di Marina Visentini ed Elena Copelli, realizzata in collaborazione con Teatro Magro di Mantova, ideata appositamente per SetUp con l’intento di raccontare l’isola come “luogo di trasformazione”.
M.B. Perché nell’edizione odierna avete deciso di puntare al minimalismo espositivo ovvero a far proporre ad ogni espositore un progetto curatoriale con un massimo di 3 artisti under 35 presentati da un curatore under 35?
S.G. Quantità non è sempre sinonimo di qualità. Lo abbiamo già intuito lo scorso anno, e lo ribadiamo anche nel 2019. Invitiamo gli espositori a concentrare la loro attenzione su massimo 3 artisti, in modo da valorizzare quanto più possibile i progetti curatoriali e la poetica dei singoli artisti. In questo modo crediamo che anche la visita sia meno dispersiva e che i progetti di qualità possano emergere in maniera più netta.
M.B. Il tema del 2019 è Itaca, isola patria di Ulisse ma anche sinonimo di ritorni nella terra d’origine dopo varie odissee. Puoi spiegarci il motivo di tale scelta?
S.G. Itaca perché in questo preciso momento storico sentiamo il dovere di ripartire dal Mediterraneo. Abbiamo deciso di scegliere la prima e più celebre isola da cui è partito un migrante. Partire dalla Grecia, la patria della civiltà e della democrazia contemporanea per raccontare il mondo che ci circonda, fatto di viaggi, attese, speranze e donne dal cuore di ferro, come Penelope.
M.B. Altra novità della VII Edizione è la sezione dedicata alle video installazioni. Quali sono i motivi che hanno favorito l’attenzione di SetUp 2019 proprio su tale pratica artistica? E quali sono i progetti coinvolti?
S.G. Per la prima volta a SetUp ci sarà una sezione video, ISLANDERS, curata dalla bolognese Manuela Valentini. Marta Pujades, Ricardo Miguel Hernández, Moneiba Lemes/Alby Álamo e César Schofield Cardoso sono islanders, giovani videoartisti che provengono rispettivamente da Palma di Maiorca, Cuba, Gran Canaria e Capo Verde. Attraverso il linguaggio delle immagini in movimento e dei loro lavori, Manuela li ha chiamati a chiamati a rispondere a varie domande fra cui quella fondamentale: “cosa significa essere isolani?”
M.B. Infine, quali sono le aspettative attese per l’edizione 2019?
S.G. L’ambizione è quella di alzare l’asticella sempre un po’ di più. Vorrei che SetUp mantenesse la sua iniziale voglia di sperimentare, sempre però bilanciata dalla concretezza e dalla qualità dei progetti proposti. Vorrei che restasse una fiera indipendente, capace di intercettare i media contemporanei e di far crescere i giovani talenti. Un porto aperto, nel mondo dell’arte e non solo.
SetUp Contemporary Art Fair 2019 – VII Edizione
dal 31 gennaio al 3 febbraio 2019
Palazzo Pallavicini
Via San Felice, 24 – 40137 – Bologna
orario: giovedì 20:00 – 24:00
venerdì 16:00 – 24:00
sabato 15:00 – 24:00
domenica 11:00 – 22:00
tel: +39 328 8087952
email: info@setupcontemporaryart.com
sito: http://www.setupcontemporaryart.com/2019/