E’ stata presentata a Palazzetto Tito, sede della fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, la 12ª edizione della rassegna di Veronafiere dedicata all’arte moderna e contemporanea: ARTVERONA quest’anno si svolgerà dal 14 al 17 ottobre 2016.
Con un articolato piano di acquisizioni grazie a fondi per 150mila euro, più gallerie partecipanti, maggiore qualità di proposte e numerose iniziative in città ispirate alla figura di Mozart, da venerdì 14 a lunedì 17 ottobre torna, alla Fiera di Verona, ArtVerona|Art Project Fair. La 12ª edizione della manifestazione dedicata all’arte moderna e contemporanea, in occasione della presentazione svoltasi a Venezia lancia inoltre il progetto Alchimie Culturali: Veronafiere, Bevilacqua La Masa, Regione del Veneto e Confindustria Veneto uniscono le forze per avvicinare il mondo dell’imprenditoria a quello dell’arte e della cultura. Protagonisti sei artisti chiamati a confrontarsi con altrettante realtà aziendali del territorio. “Con ArtVerona – spiega Guidalberto di Canossa, vicepresidente di Veronafiere – lavoriamo per supportare attivamente il sistema dell’arte italiano. Un impegno che ci vede a fianco di gallerie, musei, collezionisti non solo dal punto di vista espositivo, ma concretamente con il Fondo Acquisizioni di Fondazione Domus di Cariverona e quello privato che raggiungono insieme i 150mila euro. Con Alchimie Culturali da quest’anno vogliamo coinvolgere anche il tessuto produttivo del territorio, certi che l’incontro tra imprese e arte possa liberare nuove energie creative a vantaggio di entrambi i settori”. Si tratta di un nuovo format che si affianca ad Open Source, analoga proposta di ArtVerona che, durante la 50ª edizione di Vinitaly, ha coinvolto la cantina Marchesi Antinori, da secoli mecenate attenta alla promozione dell’arte. “ArtVerona, che nel 2015 ha visto la presenza di 150 espositori, 420 collezionisti, 1.150 artisti e 22mila visitatori, a conferma del suo percorso di continua crescita, quest’anno innalza ancora il livello della proposta – afferma Elena Amadini, vicedirettore commerciale di Veronafiere –. Il nostro obiettivo è investire per favorire il business legato all’arte, creando un ambiente ideale dove consolidare relazioni tra galleristi e collezionisti, generare nuove reti di imprenditori e professionisti, critici, giornalisti, curatori e direttori di musei. Un ruolo riconosciuto dalle istituzioni con le quali collaboriamo come ANGAMC-Associazione Nazionale delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, i Musei Civici, l’Università e l’Accademia di Belle Arti di Verona. Tutto questo fa di ArtVerona una fiera ‘espansa’ nel tempo e sul territorio con una ricca progettualità all’insegna della ricerca e della sperimentazione”.
Alla presentazione a Venezia, oltre a di Canossa e Amadini, hanno preso parte Andrea Bruciati, direttore artistico di ArtVerona, Giovanni Bonelli, vicepresidente di ANGAMC, Stefano Coletto, curatore di Bevilacqua La Masa, Valentina Lacinio, curatrice di Xmq of pit, ready for the mosh!, Eva Comuzzi, curatrice di Atupertu e Beatrice Benedetti della Galleria BoxArt di Verona che ha presentato la mostra Hermann Nitsch e il Teatro, esempio virtuosi di una sinergia tra ArtVerona, il museo AMO e diverse istituzioni internazionali.
A moderare l’incontro Cristiano Seganfreddo, curatore di i7 – spazi indipendenti e direttore del Progetto Marzotto.
ArtVerona | Art Project Fair punta ad essere meta privilegiata di espositori e collezionisti che trovano nel taglio taylor made, nell’attenzione alla cura e alla qualità delle proposte, nella vocazione alla ricerca e sperimentazione, nella propensione al talent scouting e al supporto di giovani leve – siano esse artisti, galleristi o curatori -, nella facile fruibilità e nell’attrattività della città, un valore distintivo.
In dettaglio:
Nella composizione del Piano Acquisizioni è rinnovato anche per il 2016 il Fondo Acquisizioni Domus del valore di 100.000 euro, sostenuto per il terzo anno consecutivo da un partner istituzionale come Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea, main partner di manifestazione ed emanazione di Cariverona, volto a supportare gli artisti e le gallerie partecipanti alla fiera e ad arricchire le Collezioni cittadine; ad affiancarlo ci sarà, per il secondo anno, il Fondo Acquisizioni Privato per l’arte contemporanea, che vede impegnato un pool di collezionisti e imprenditori in un piano quinquennale, teso a sostenere il sistema dell’arte emergente con un investimento di partenza di 50.000 euro, implementabile grazie al coinvolgimento di nuovi collezionisti.
Si aggiunge la nascita di un nuovo riconoscimento, il Premio Rotary Club Asolo per l’arte contemporanea e i giovani artisti, che vedrà acquisire in fiera un’opera di un artista emergente per un valore di 3.000 euro, con impegno implementabile e pluriennale.
ArtVerona mantiene il proprio impegno nel supportare il sistema dell’arte italiano, dalle gallerie ai musei, dai curatori agli artisti, ai collezionisti, con progetti in fiera come Level 0, il format che vede i direttori di diverse istituzioni d’arte moderna e contemporanea italiane impegnati nei giorni di manifestazione nell’individuare un artista, di cui si faranno promotori attraverso la programmazione nelle loro sedi nell’anno a venire; atupertu, format di successo, curato in questa seconda edizione da Eva Comuzzi, che offre la possibilità al pubblico di incontrare vis à vis gli artisti protagonisti in fiera nelle loro rispettive gallerie, con un calendario di brevi incontri di 30 minuti; Focus XX, il percorso espositivo dedicato ai Maestri del dopoguerra italiano che, grazie alla collaborazione con la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Ascoli Piceno, quest’anno volge l’attenzione alla produzione poetica, intima e sensibile di Osvaldo Licini; i momenti di approfondimento, che si apriranno con Catterina Seia e Andrea Bruciati, che converseranno con Anna Somers Cocks traendo spunto dall’indagine “What’s art for” condotta da The Art Newspaper, e si chiuderanno con gli incontri con diversi collezionisti di punta italiani, che racconteranno quali motivazioni li hanno spinti a collezionare, sotto la guida di Adriana Polveroni, affezionata curatrice di ArtVeronaTalk.
Accreditata tra le principali manifestazioni di settore, ArtVerona è una fiera che costruisce network, relazioni e opportunità, un modus operandi che le viene riconosciuto dalle realtà con le quali collabora, prima fra tutte l’ANGAMC- Associazione Nazionale delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, oltre che dalle numerose istituzioni nazionali e del territorio quali la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza, i Musei Civici, l’Università e l’Accademia di Belle Arti di Verona.
Conferma l’approccio volto alla ricerca e alla sperimentazione quale principale asset che la contraddistingue nel panorama fieristico. Come testimoniano sezioni quali Raw Zone, area aperta a 12 gallerie che si presentano con progetti curatoriali inediti, espressamente dedicata alla ricerca e all’innovazione con uno sguardo puntato al mercato più giovane, e Tangram, la nuova piattaforma, che trae spunto dal famoso rompicapo basato sulla scomposizione e ricomposizione di forme geometriche per realizzare figure che rimandano alla realtà; una sezione ad invito, per gallerie anch’esse di ricerca, che prevede per la natura ‘fluida’ che la caratterizza un dialogo condiviso fra le diverse realtà coinvolte, che si presenteranno idealmente secondo una progettualità relazionale che le differenzia sia dalla proposta monografica di Raw Zone che dagli spazi fieristici consueti. Una modalità inedita e innovativa di approcciarsi da parte di ArtVerona, che mira a supportare la crescita di nuovi interlocutori per una fidelizzazione graduale e condivisa, in cui la fiera si presenta quale interlocutore attivo. Un taglio condiviso anche da format quali Artes, terza tappa del progetto di ricerca, divulgazione, partecipazione sulle tecniche artistiche, che, dopo aver indagato la pittura e il disegno, quest’anno affida a Valentina Lacinio un focus sul medium fotografico. Punto di partenza, come sempre, i dodici Maestri, in questo caso della fotografia, individuati tra quelli rappresentati in fiera, da cui si dipanerà l’installazione corale dei 50 giovani artisti partecipanti.
La sperimentazione si arricchisce di significato in i7, il format a cura di Cristiano Seganfreddo dedicato alle realtà no profit indipendenti impegnate nel nostro Paese in attività di ricerca del contemporaneo, che per la sua settima edizione vedrà ospitare in fiera 16 tra associazioni e collettivi, che hanno risposto con le loro progettualità ad un contest pubblicato su Artribune che vede come tema principale la Sharing Art, intesa come trasformazione delle economie, cambiamento delle professioni e nascita di nuove forme di relazione e aggregazione.
Tra le azioni volte a promuovere il sistema dell’arte italiano, anche per quest’anno si confermano: Icona, il concorso giunto quest’anno all’undicesima edizione che, attraverso una Commissione presieduta da Gianfranco Maraniello, direttore del Mart di Trento e Rovereto, individua l’opera più rappresentativa dell’edizione 2016, tanto da diventare l’immagine di campagna della manifestazione per l’edizione successiva, oltre ad entrare in deposito al Museo; e Display, che vedrà una Commissione presieduta da Patrizia Moroso, imprenditrice e fine interprete dello stile dell’arredo e del design, componente del Comitato d’Indirizzo di ArtVerona, premiare due espositori per il miglior allestimento, con un bonus di 2.000 euro sulla partecipazione alla prossima edizione della fiera.
Cresce il ruolo e la partecipazione di ArtVerona rispetto all’offerta culturale scaligera che, in occasione della manifestazione, vede le istituzioni e gli spazi museali aprire in Autunno le porte a una piattaforma condivisa che trova nella figura di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) la sua fonte di ispirazione per una rilettura della contemporaneità.
In occasione di ArtVerona verrà ospitata ad AMO – Arena Museo, la mostra Nitsch e il Teatro a cura di Hubert Klocker, che ripercorre il legame tra Hermann Nitsch, la sua sperimentazione drammatica e la storia del teatro contemporaneo: ad affiancare le opere, bozzetti, foto di scena e costumi ideati dal Maestro che ha teorizzato l’o.m. theater, Teatro delle Orge e dei Misteri.
Alla Protomoteca della Biblioteca Civica, sede dell’Archivio Regionale di Videoarte, la rassegna Così fan tutte, ossia la scuola degli amanti a cura di Giulia Casalini, che declina i concetti di fedeltà, identità e genere presenti nell’opera mozartiana, attraverso una selezione video ‘performativa’.
Nella storica cornice della Chiesa di San Francesco al Corso – Museo degli Affreschi, ASLC progetti per l’arte presenta l’installazione site specific La finta semplice del giovane sound artist napoletano Roberto Pugliese, curata da Valerio Dehò e ispirata all’aspetto più innovatore della poetica mozartiana.
Mentre nella Loggia Vecchia, in Piazza dei Signori, l’installazione Note in do lenti di Raffaella Formenti che prende forma dalla Regina della Notte de Il Flauto Magico, così come le note nascono a inseguimento di un libretto, o le parole dalle note stesse.
Infine, negli spazi dell’Università degli Studi di Verona saranno esposte le due opere di Michele Amato e Alice Padovani frutto della campagna di crowdfunding Art Rounds promossa nel 2015 in collaborazione con Celeste Network e l’Università degli Studi di Verona e fuori città, alla Galleria Civica di Trento, inaugurerà la personale di Andrea Galvani, quale esito della scelta effettuata dal Mart per l’edizione 2015 di LEVEL 0, uno tra i maggiori artisti italiani attivi nel panorama internazionale, vincitore del Concorso Icona 2015.