La direttrice di Manifesta, Hedwig Fijen, a seguito della commissione (ad agosto 2018) all’architetto olandese Winy Maas e allo studio MVRDV dello studio di ricerca pre-biennale sulla città di Marsiglia, ha selezionato il nuovo team artistico per Manifesta 13 Marsiglia del 2020, approvato dal Consiglio e dal Comune del suddetto centro abitato.
Obiettivo della 13esima edizione di Manifesta è replicare l’approccio innovativo avviato lo scorso anno con Manifesta 12 Palermo, quando la nomina dei 4 mediatori creativi ha preceduto un approfondito studio urbano così da poter integrare la biennale nel tessuto sociale, culturale e politico del capoluogo siciliano. Tale modello proseguirà nel 2020 con Manifesta 13 che avrà luogo per la prima volta in Francia. Affacciata sul Mar Mediterraneo, crocevia di flussi migratori e di un florido commercio marittimo, nonché sede de La Cité Radieuse progettata da Le Corbuisier, Marsiglia rispecchia le sfide geopolitiche attualmente in atto sia nella nazione francese sia in tutto il territorio europeo, caratteristiche che hanno contribuito a selezionarla per ospitare la prossima Biennale Nomade Europea. Infatti, occorre ricordare che la rassegna Manifesta nacque negli anni ’90, precisamente nel 1996 in Olanda, in risposta al cambiamento politico, economico e culturale avviatosi alla fine della guerra fredda e con le conseguenti iniziative volte a facilitare l’integrazione sociale in Europa. Successivamente è divenuta una piattaforma che invita all’instaurazione del dialogo tra arte e società, a produrre nuove esperienze creative, a ripensare i rapporti tra cultura e collettività indagando ed agevolando il cambiamento sociale positivo in Europa nei linguaggi della cultura contemporanea e favorendo una continua comunicazione con la sfera sociale della città ospitante.
Lo staff artistico annunciato per quest’edizione si compone di personalità di spicco del panorama internazionale: il marocchino Alya Sebti, direttore della ifa Gallery di Berlino, curatore della 13° Dak’Art, Biennale di arte africana contemporanea (2018) e direttore artistico della 5° Biennale di Marrakech; l’architetto spagnolo Marina Otero, direttore della ricerca e dello sviluppo presso Het Nieuwe Instituut di Rotterdam, Olanda; la russa Katerina Chuchalina, residente a Mosca e direttore esecutivo della Fondazione V-A-C di Mosca e Venezia; e il tedesco Stefan Kalmár, attualmente direttore dell’ICA a Londra, già direttore di Artists Space e Kunstverein München, il quale in passato ha anche vissuto a Marsiglia.
Nomi altisonanti che non solo riflettono il nuovo criterio concettuale sopra descritto, ma fornisco anche un ulteriore prova sul modo in cui Manifesta incentivi lo sviluppo di un modello incentrato sul lavoro di un team interdisciplinare di architetti, urbanisti, curatori e produttori artistici le cui esperienze vissute e peculiarità ne confermano la conoscenza sia del bacino mediterraneo sia del contesto geografico e politico presente nel capoluogo della Provenza.
A tal proposito Hedwig Fijen ha affermato: «In continuità con l’approccio tematico e il modello di Manifesta 12 Palermo, abbiamo individuato un’altra città del Mediterraneo, storicamente importante, che ci consentisse di affrontare le urgenti questioni globali e locali del XXI secolo. Questa seconda città della Francia sembra essere da sempre posizionata come la città “estranea”, caratterizzata da molte contraddizioni, dal momento che molti cittadini si considerano prima marsigliesi e solo in seconda battuta francesi. Eppure questa città, con il suo grande multiculturalismo, e tutte le sue complessità e lotte sociali, è forse per noi la prova definitiva di come Marsiglia, Francia ed Europa stiano affrontando i più importanti conflitti del nostro tempo. Siamo fiduciosi che il team artistico nominato creerà una risposta critica all’attuale stato delle cose in Europa e una visione artistica su come possiamo guardare alle questioni globali attraverso la lente di Marsiglia.»
Lo studio urbanistico pre-biennale – dopo aver lavorato a stretto contatto con studenti dell’Università di Architettura di Marsiglia (ENSA), e dell’Accademia di Belle Arti e Design di Marsiglia (ESADMM), MVRDV e The Why Factory, un istituto di ricerca per la città futura fondato da Winy Maas nel 2008 a TU Delft – chiuderà a inizio 2019. Un intervento architettonico nello spazio pubblico della città di Marsiglia sarà presentato nella primavera dello stesso anno. Mentre Manifesta 13 Marsiglia si svolgerà tra il 7 giugno e il 1 novembre 2020.
Manifesta 13 Marsiglia è un’associazione francese creata dalla Fondazione Manifesta di Amsterdam e dalla città di Marsiglia. È promossa dalla Città di Marsiglia, dal Ministero della Cultura francese e dal Consiglio dipartimentale Bouches-du-Rhône.
Manifesta 13 Marsiglia
Dal 7 giugno al 1° novembre 2020
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