Lo Studio G7 espone all’interno del proprio spazio un’installazione realizzata dalla coppia di artisti francesi Anne e Patrick Poirier. L’opera unica, intitolata Tikal – Mundo Perdido, è stata eseguita tra il 1980 e il 1982 e appartiene al ciclo delle “ricostruzioni” di città perdute e reinterpretate dai due artisti in chiave utopica. Tra i lavori appartenenti a questa serie, cominciata nel 1970 con lo studio e la realizzazione plastica di Ostia Antica, ricordiamo le celebri ricostruzioni esegui- te attraverso gli studi sulla Domus Aurea e Villa Adriana. Tikal è un lavoro di grandi dimensioni in carbone, bronzo e acqua. La scala, mito universale, è un elemento che torna sovente nel loro lavoro, tramite il quale Anne e Patrick Poirier riprendono l’idea di salita senza fine verso l’inaccessibile. In questo caso essa richiama anche le altissime strutture osservate tra i resti archeologici a cui la stessa opera si ispira, Mundo perdido infatti è stata ideata durante un viaggio dei due artisti a Tikal, la più estesa delle antiche rovine delle città Maya in Guatemala. Mai più esposta al pubblico dopo il 1982, l’opera sarà visibile in galleria fino al 28 febbraio 2013.
Tikal – Mundo Perdido, 1980-1982
Angkor, 1997, stampa fotografica, cm 80×55