«Non ho mai capito perché, quando si muore, non si svanisca e basta…Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuta una lapide vuota. Nessun epitaffio, nessun nome. Bè, in realtà mi piacerebbe che ci fosse scritto “finzione” » Andy Warhol
La Fondazione Palazzo Blu di Pisa apre i battenti al pubblico domani 12 ottobre 2013 con una mostra dedicata a Andy Warhol. In totale 230 opere -provenienti dall’Andy Warhol Museum di Pittsburgh e da collezioni americane ed europee- ricoprono le pareti di Palazzo Blu con un allestimento dal gusto pop, decisamente adatto alle opere selezionate.
Una storia americana: questo il sottotitolo della mostra che ben rende l’intento (e la riuscita!) dei curatori Walter Guadagnini e Claudia Zevi, i quali hanno pensato ad un percorso espositivo capace di narrare attraverso le opere di Warhol gli aspetti più significativi della storia americana di quegli anni. Suddivise in settori tematici (autoritratto, pop, morte, mito, politica, fotografia) le opere hanno il potere narrativo di restituire uno scorcio di vita americana teso tra mondanità e squallore, tra avvenimenti di portata mondiale e circostanze domestiche. Accanto alle opere che hanno reso più popolare l’artista, come la serie di Marilyn o Campbell’s Soup, spiccano i lavori che ci presentano un Warhol intento ad esplorare diversi ambiti artistici, come quello del cinema. In mostra non mancano i video delle personalità che frequentavano la Factory dell’artista e che avevano contribuito a realizzare dei lavori video accettando la proposta dell’artista di mettersi per qualche minuto davanti alla telecamera appositamente sistemata nello studio. Nei video, opera e documentazione si fondono in un unico linguaggio, dal quale scorgiamo le grandi personalità che frequentavano la Factory e comprendiamo il significato dell’impatto sociale delle celebrità. Tra le opere trapela anche lo speciale rapporto che legava Warhol all’Italia: attraverso i lavori scaturiti dopo la tragedia del Vesuvio del 1981 e, non ultimo, dallo spirito religioso che animava l’artista, riscontrabile nei dipinti nati da una profonda riflessione sulla morte e, di conseguenza, sul senso della vita. Infatti, una sezione è dedicata alla morte, alla vita e alla società, tutte tematiche unite da un unico filo rosso che traccia un’interessante chiave di lettura dell’intero lavoro di Andy Warhol.
BLU/ Palazzo d’arte e cultura, Pisa
Lungarno Gambacorti 9, 56125
Dal 12 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014