In mostra alla Galleria dello Scudo, fino al 31 marzo, Alberto Burri. Opera al nero: attraverso una selezione di 30 opere su cellotex realizzate nell’arco di un ventennio, fra il 1972 e il 1992, suddivise in sei sezioni, la mostra offre uno sguardo sugli esiti espressivi che connotano il linguaggio dell’artista dopo gli anni ’50 e ’60, quando ormai si è imposto all’attenzione della critica internazionale.
Per l’occasione è stato pubblicato un ricco catalogo, edito da Skira, introdotto da una presentazione di Maurizio Calvesi, e corredato da un saggio di Bruno Corà, curatore della mostra. Seguono l’indagine di Rita Olivieri sulla fortuna critica dei Cellotex, un testo di Vittorio Rubiu, una dettagliata biografia dell’artista a cura di Aldo Iori, la ricostruzione dei rapporti di Burri con la Biennale di Venezia elaborata da Laura Lorenzoni, e un’intervista di Manuela De Leonardis ad Aurelio Amendola, fotografo a cui Burri è stato legato da una lunga amicizia. La sezione a cura di Elena Dalla Costa ricostruisce il reper- torio delle mostre di Burri tra il 1977 e il 2007 in cui i Cellotex sono stati presenza esclusiva e prevalente al fine di offrire uno strumento di documentazione e un dettagliato prospetto delle tappe in cui si articola la concezione e presentazione al pubblico dei singoli cicli.