La Tate Modern fino al 2 maggio presenta The Unilever Series, l’installazione-scultura dell’artista cinese Ai Weiwei, filosofo, critico, attivista apertamente schierato contro la politica del governo di Pechino, che è stato in questi giorni arrestato dalle autorità cinesi. L’installazione è costituita da milioni di semi di girasole che invadono il vasto spazio della Turbine Hall, creando un paesaggio apparentemente infinito. I semi sono in realtà delle piccole sculture in porcellana, create appositamente e dipinte a mano una ad una per l’artista da centinaia di maestri artigiani della città che fu la produttrice delle famose pocellane imperiali. Per l’artista l’opera è un potente commento sulla condizione umana in Cina, e una critica alla brutale Rivoluzione Culturale di Mao, che attraverso la sua propaganda dipingeva se stesso come il sole e il popolo come dei girasoli che seguivano i suoi movimenti.
La redazione della Rivista Segno aderisce all’iniziativa della Solomon Guggenheim Foundation di New York in favore del rilascio dell’artista cinese Ai Weiwei, e invita tutti a lasciare una testimonianza firmando la petizione online per il suo rilascio. Questo il link per aderire: http://www.change.org/petitions/call-for-the-release-of-ai-weiwei#?opt_new=f&opt_fb=t