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Accade ad Artissima

Con l’Imprimatur di Maurizio Cattelan, artissima 2014 apre i battenti puntando i riflettori sulle suggestioni provenienti dalla città, questo dice il progetto espositivo prodotto da Artissima, quest’anno curato da Cattelan, affiancato da due giovani curatrici, Myriam Ben Salah e Marta Papini. Shit and Die è il titolo del progetto, articolato in diverse sezioni, ognuna delle quali ha come punto di partenza un oggetto specifico, un luogo, una suggesione incontrata nelle collezioni della città: dalla GAM Galleria d’Arte Moderna, al Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”; dall’unità residenziale Olivetti a Ivrea al Museo del Risorgimento, e tanti altri ancora. Gli oggetti e le opere in mostra riporteranno alla luce la storia di Torino, sottolineandone feticci e segreti, e interagiranno con opere d’arte contemporanea, in alcuni casi produzioni site specific. Saranno circa 50 gli artisti presentati in mostra, tra nomi affermati e giovani emergenti della scena artistica internazionale. Tra gli altri: Linda Benglis, Enzo Cucchi, Alessandro Mendini e Aldo Mondino.
Ricco il bouquet torinese dentro e fuori Artissima, della galleria Codalunga, a cominciare dalle opere di Invernomuto (in collaborazione con Marsélleria di Milano), Nico Vascellari e il catalogo completo di Von Archives con i video di Aldo Tambellini, John Duncan, Carlos Casas, Ghédalia Tazartès e Z’EV, per proseguire il 7 Novembre con lo showcase, all’interno del Festival Club To Club, in due sedi diverse, a partire dalle 19 presso l’Hotel AC Torino con Carlos Casas e Miles e al Lingotto Fiere dalle 21.30 con il Maestro Franco BattiatoNinos Du Brasil. In Artissima si inserisce la performance di Nico Vascellari per Per4m, il 6 Novembre alle 19. Da segnalare poi la collaborazione con Fabio Quaranta e Marséll che hanno disegnato quelle che d’ora in avanti saranno le uniformi ufficiali di Codalunga e che proprio a Torino, in questi primi giorni d’autunno, saranno indossate per la prima volta.
Molto nutrita la pattuglia di Guidocosta projects e Peter Friedl, che a Torino presentano Paul Thorel, Diego Scroppo, Tom Johnson e Fabio Paleari, Maurizio Vetrugno e Piero Gilardi & guests. In PER4M, invece ci sarà Tom con White-Toothed Ambition: an Invitation to an Empire State, all’Oval. Poi in galleria Men’s Talk 2 di Boris Mikhailov. La Galleria Massimodeluca presenta le opere degli artisti Graziano Folata e Elisa Strinna, riunite per l’occasione nella mostra Ad Unguem.
Da Salerno arriva la Galleria Paola Verrengia con le opere di Luigi Mainolfi mentre si respirano echi degli anni ’50 con la galleria Antonio Colombo di Milano, col contributo di Luca Beatrice, e la sua KK Kustom Kultur al cui interno figurano Anthony Ausgang – Damian Fulton – David Perry – Sara Ray – The Pizz – Keith Weesner, Stevie Gee e Wes Freed, a cura di Anthony Ausgang. vale la pena soffermarsi sulla Kustom Kulture, termine molto diffuso nella cultura americana che indica l’esatto contrario del mercato di massa e dell’omologazione: non più tutti uguali in nome di una moda o una tendenza, ma tutti diversi, unici, irripetibili, in nome invece di un irresistibile voler essere al di sopra delle mode. Kustom Kulture si applica dunque alle motociclette –oggi le Special risultano molto più attraenti dei modelli di serie- alle automobili –con il fenomeno delle Hot Rod (letteralmente bielle roventi, vetture spesso storiche, notevolmente modificate e truccate nel motore e nella carrozzeria con le tipiche decorazioni flaming)- ma anche alle arti visive, in particolare alla pittura, e al design.
Marsilio Editore presenta il volume Terrazza – artisti storie luoghi in ltalia negli anni zero di Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Costanza Paissan, una produzione Quadriennale di Roma e Associazione Civita, presentato da Jas Gawronski, presidente della Quadriennale, con lo scrittore Gianluigi Ricuperati, direttore di Domus Academy, Milano, in conversazione con gli autori. “Terrazza” è una visuale aperta sul panorama italiano dell’arte
contemporanea, non un catalogo tradizionale di artisti e opere, bensì nomi scaturiti da un’analisi del contesto della nostra scena artistica nel suo aggregato di realtà creative, artisti emergenti, fenomeni fondativi di un nuovo modo di fare arte.
La galleria Massimo Minini porta ad Artissima le opere di Antonio Calderara, Paolo Icaro, Vittorio Tavernari e uno special focus su Titina Maselli, che nelle sue tele colloca nel mito città ed eroi moderni, campioni dello sport, così come Omero collocava eroi combattenti sotto le mura di Troia, sulle rive dello Scamandro. Quattro artisti “classici”, scelti non a caso, con cura, proprio per la bellezza del loro lavoro, per la qualità della loro avventura nell’arte.
Decisamente più aggressiva la proposta di Francesca Minini, con le opere di Becky Beasley, Elena Damiani, Simon Dybbroe Møller, Flavio Favelli, Giulio Frigo, Ali Kazma, Mandla Reuter, Francesco Simeti.
La Galleria Marie-Laure Fleisch arriva a Torino con Neal Fox, Fausto Gilberti e HELL’O MONSTERS.
Una sonorizzazione ambientale per Giacomo Guidi e i suoi 8 artisti al seguito, Axel Hutte, Imi Knoebel, Brigitte Kowanz, Melissa Kretschmer, Bob Law, Gerold Miller, Maurizio Nannucci e Sophie Tottie. Da Firenze Frittelli Arte arriva con Paolo Masi e il suo Back to the future.

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