Se l’arte è continua ricerca, se questa continua ricerca è la crescita di quel germoglio chiamato linguaggio, la focalizzazione di essa non può che avvenire alla fonte.
D’altronde il tempo dell’arte, differente dal tempo storico, seppure il primo sia l’espressione e lo sconfinamento del secondo, deve manifestarsi con più forza (almeno con la forza della forma) di una semplice presenza o di un semplice scorrere.
Certo, nessuno ha mai compreso, ovviamente, le direttrici precise, se non calcolandole approssimativamente ed esponendole con immagine suggestive, che consumavano la loro sostanza mentre venivano pensate: «Il tempo non è concetto empirico, ricavato da una esperienza […]*». Tuttavia, se di linguaggio nel tempo parliamo, un suo nucleo, forse, c’è: ed è l’intuizione. Artistica, aggiungiamo.
“A29 Palermo Gibellina”, la mostra di pittura e scultura ospitata dalla Fondazione Orestiadi, che prende il nome dall’autostrada che collega il capoluogo siciliano a Mazara del Vallo, intende mettere in luce la sperimentazione sotto una guida sapiente. Le opere, infatti, sono state selezionate dai docenti del Dipartimento delle Arti visive dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, e collocate tra l’atelier del Baglio Di Stefano e il Museo delle Trame Mediterranee.
«”A29 Palermo Gibellina” – scrive Enzo Fiammetta direttore della Fondazione e del Museo delle Trame Mediterranee -, è una mostra che misura la distanza tra due luoghi significativi per l’arte contemporanea in Sicilia. Quello della formazione e quello che, sulla sperimentazione dei linguaggi contemporanei, ha rifondato l’identità della sua comunità.
La Fondazione Orestiadi accoglie con interesse i lavori degli allievi dei corsi di pittura e scultura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, ritenendo che questo possa essere per tutti un momento di crescita nel confronto con le opere dei grandi Maestri che qui hanno lavorato.
Le opere sono in gran parte collocate negli spazi degli atelier del Baglio Di Stefano; da qui ne dipartono alcune, collocate al Museo delle Trame mediterranee, creando, per il periodo della mostra, un corto circuito nel progetto espositivo, ma anche per sottolineare, il continuo rapporto tra le arti, senza pretesa di classificazione tra maggiori e minori. Un gesto di grande rispetto verso le espressioni e le diverse concezioni d’arte dei popoli mediterranei».
*I. Kant, Critica della ragion pura
A29/ PALERMO – GIBELLINA
Sculture e Pitture degli allievi dell’Accademia di Belle Arti Di Palermo
Fondazione Orestiadi di Gibellina
Atelier del Baglio Di Stefano
fino al 30 settembre 2017
Elenco delle partecipazioni
PROF. GIAMPAOLO DEFILIPPI – Eva Di Vita, Amico Valentina, Francesco Gennaro, Massimiliano Di Prima
PROF. FULVIO DI PIAZZA – Carolina Palumbo, Claudio Califfato, Casimiro Ragusa, Isabella Picone, Benedetto Musso, Benedetto Musso, Luca Mollisi
PROF. TINNIRELLO – Simona Catena, Simona Catena, Dimitri Agnello, Laura Sardo
PROF. FRANCESCO DE GRANDI
PROF. ANTONIO GIAFAGLIONE – Sergio Cardillo, Giampiero Chirco, Enzo D’Alessandro, Vincenzo Ferita, Massaro Gabriele, Roberta Mazzola, Denise Mulè, Francesco Maria Romano, Alessio Lo Prete
PROF.GIUSEPPE AGNELLO
PROF.GIACOMO RIZZO, Liu Situ, Juan Pablo Crichton Subercaseaux, Livia Marano, Davide Fontana, Giovanni Gravagna, Anastasia Di Lorenzo, Filippo Cimino, Chiara Caleca
PROF. DANIELE FRANZELLA
PROF. PAOLO GRASSINO, Raffaele Milazzo, Chiara Gullo, Luciano Bonaccorsi, Niccolò Calamistro, Chiara Sempreviva, Vittoria Spoto