A settembre la Puglia ospita ben quattro eventi con artisti di fama internazionale: dalle mostre estive nel salento di Michelangelo Pistoletto e Ferdinando Scianna agli AES+F e Shirin Neshat nel barese.
Sempre più attiva in ambito artistico, complici le relazioni in atto di quel tessuto sociale fondamentale per la promozione della cultura, quest’estate la Puglia dimostra la sua competitività – non solo in campo turistico – ma anche con le mostre e gli artisti ospitati.
Primo fra tutti il Castello di Gallipoli che da giugno accoglie il Terzo Paradiso di Pistoletto, un segno – e una forma – che si è trasformata nel corso degli anni in pratica ed azione; tale era l’intento dell’artista. Trasposizione dell’infinito matematico, le cui estremità rappresentano, per l’artista, i due poli di natura e artificio, nel lavoro – teorizzato nel 2003 – Pistoletto inserisce un terzo cerchio centrale, per rappresentare il grembo creativo, predisponendo con esso il superamento del conflitto tra Uomo e Natura. Ma l’intervento non si riferisce esclusivamente al rapporto con il non-umano; il Terzo Paradiso è un vero manifesto ideologico, volto a modificare il sociale sulla scorta dei precetti morali di accoglienza e tolleranza. Nella versione salentina un ulivo è il protagonista del cambiamento, della rinascita a partire dall’arte.
Dallo Jonio all’Adriatico, così il Castello di Otranto ospita (sino al 30 settembre) Il sud e le donne, personale di Scianna che raccoglie trenta scatti compiuti in diversi anni e durante molteplici viaggi nel sud. Sono opere che raccontano le variegate realtà culturali di una parte del Paese, attraverso i luoghi, i volti, l’espressività dello sguardo, l’eleganza del corpo.
E se queste esposizioni sono già in corso, aspettiamo con ansia due eventi significativi che si inaugureranno nella seconda metà del mese: il tanto atteso Premio Pino Pascali che quest’anno sarà consegnato il 19 settembre al gruppo russo AES+F (Tatiana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky, Vladimir Fridkes) che con un fare colto e citazionista, interpreta problematiche del contemporaneo, e nel weekend successivo l’intervento di Neshat, che con Shoja Azari (artista e film-maker) e Mohsen Namjoo (musicista e cantante) realizzeranno una performance nel Teatro Margherita di Bari. Emblematico incontro tra culture, tra Oriente ed Occidente, nell’ambito di Misteri e Fuochi (promosso dal Teatro Pubblico Pugliese dal 24 al 27 settembre), l’intervento compie una riflessione sul pellegrinaggio. Nella performance il canto-lamento di un gruppo di donne della città vecchia si pone come incontro tra ritualità e tradizioni differenti, quale crossover artistico per accorciare le distanze geografiche e culturali.