A curare l’attesa partecipazione dell’artista fiamminga Berlinde De Bruyckere alla 55ima Biennale d’arte per il Padiglione del Belgio sarà il Premio Nobel per la letteratura, J.M. Coetzee.
Dopo Alfredo Cramerotti responsabile del Padiglione del Galles e co-curatore di quello delle Maldive, Ilaria Bonacossa co-curatrice del Padiglione islandese, e Lorenzo Benedetti curatore del Padiglione Olanda – con un progetto che coinvolgerà l’artista Mark Manders – un altro critico italiano sarà protagonista a Venezia: ad Achille Bonito Oliva, con Rifky Effendy e Carla Bianpoen, è affidata la prima partecipazione alla Biennale di Venezia con un proprio padiglione dell’Indonesia (i cinque artisti scelti sono Albert Yonathan Setiawan, Sri Astari, Eko Nugroho, Entang Wiharso e Titarubi). Per il suo debutto alla Biennale il Padiglione delle Maldive si affida invece al team curatoriale Chamber of Public Secrets (CPS) composto da Soren Dahlgaard, Aida Eltorie, Khaled Ramadan e l’italiano Alfredo Cramerotti. Tema del padiglione: la raccolta, archiviazione e conservazione di ogni dettaglio dell’esistenza dei maldiviani, minacciati da previsioni che vogliono l’arcipelago scomparire sotto l’Oceano entro l’anno 2080.
Il curatore Mike Kuraya ha scelto i lavori dell’artista multimediale Koki Tanaka a rappresentare il Padiglione Giappone, mentre il Padiglione Irlanda accoglie l’installazione multimediale The Enclave di Richard Mosse; per il Padiglione Libano il prescelto è Akram Zaatari; il Padiglione Canada presenta i lavori di Shary Boyle; il Padiglione Svizzera quelli di Valentin Carron a cura di Giovanni Carmine; il Padiglione Iraq con la curatela di Jonathan Watkins presenta la collettiva Out of Iraq, che include lavori di fotografia, disegno, pittura, video, installazioni, scultura.
Richard Mosse, The Enclave, Padiglione Irlanda