«Non ho mai capito perché, quando si muore, non si svanisca e basta…Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuta una lapide vuota. Nessun epitaffio, nessun nome. Bè, in realtà mi piacerebbe che ci fosse scritto “finzione” » Andy Warhol
Esattamente 30 anni fa, il 22 febbraio 1987 moriva a New York Andy Warhol, figura centrale del movimento della Pop art e tra gli artisti più influenti e noti del XX secolo. Ripercorrere la sua folgorante carriera in poche righe è riduttivo. Warhol è stato pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore ma soprattutto grande pensatore. Visionario senza tempo, Andy Warhol con la sua arte ha impresso il gusto dell’estetica moderna e anticipato tutto ciò che ancora oggi stiamo vivendo. È celebre la sua frase: “Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”, profetizzando con questa battuta il senso del “Grande Fratello” contemporaneo.
Tantissime sono le opere che ha prodotto attraverso la tecnica della serigrafia. Celebri, indimenticabili e indelebili nella mente di ciascuno i ritratti/icona di personaggi noti e famosi quali: Marilyn Monroe, Mao Zedong, Che Guevara e moltissimi altri ancora. Senza contare le celeberrime immagini della Coca Cola e della Zuppa Campbell’s. Ma ancora, non si contano le numerose collaborazioni con il mondo del cinema o della musica. Chi non conosce il suo lavoro con i Velvet Underground e Lou Reed, per i quali ha disegnato la celebre copertina dell’album The Velvet Underground & Nico? O come dimenticare l’incontro con la cantante italiana Loredana Bertè nel 1981 e la canzone Movie inserita nell’album Made in Italy, il cui videoclip è stato girato proprio da Andy Warhol?
Ma Andy Warhol e l’Italia è soprattutto un connubio che si ricorda pensando al gallerista italiano Lucio Amelio. Amelio nel 1980 presentò Joseph Beuys ad Andy Warhol e da questo incontro nacque la mostra di ritratti Beuys by Warhol.
A breve la città di Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019, omaggerà Andy Warhol con una mostra intitolata Made in Usa by Andy Warhol, curata da Graziano Melanoscina. Una retrospettiva che traccia il percorso completo di tutto il lavoro svolto nella carriera dell’artista che va dalla serie delle polaroid, alla serie delle icone e i ritratti, tutti gli oggetti e i manifesti pubblicitari, la serie degli strumenti musicali e i vinili. Dal 26 febbraio al 26 marzo 30 nodali opere dell’artista americano più famoso al mondo saranno visibili presso la Fondazione Sassi di Matera.